Bigoncia
Il 1904 nel mese di Luglio, periodo di vacanze scolastiche, mio padre mi fece chiudere in collegio (Patronato figli del popolo ora Sfondrati) io poco intendevo questa disciplina impostami e così mi ribellavo ad ogni sermione fattomi dai commessi, tanto che un giorno trovatomi in portineria, perché venuta mia madre a farmi visita, vista la porta aperta invece di recarmi nella sala del colloquio infilai la porta e mi misi a correre finché raggiunsi casa. Mio padre appena vistomi intuì subito ciò che combinai e non ascoltandomi i miei pianti e lamenti mi prese per un braccio e mi riportò di dove ero venuto.
[Bigoncia, Le mie memorie, in Danilo Montaldi, Autobiografie della leggera. Emarginati, balordi, ribelli raccontano la loro storia, Milano, Bompiani 1998, p. 297]