Banana

venerdì 16 Giugno 2017

Questa parola «banana» era nata negli orfanotrofi nei giorni del comunismo di guerra, frutto esclusivo dell’ingenuità dell’età infantile, come modo per designare impossibili eventi. Ascoltando le assurde fandonie dei compagni più grandi sugli incanti di questo esotico frutto che, per chi sa quale motivo, inondava i mercati negli anni precedenti la rivoluzione, i bimbi più piccoli, offesi dallo schioccar di labbra di quei fortunati più grandi di loro, e senza speranza di poterne gustare, decisero risentiti che la banana era semplicemente una menzogna. Stilisticamente abbiamo quindi il diritto di affermare il contrario: la menzogna è una banana.

[Olga D. Forš, Il vascello folle, traduzione di Cristina d’Audino, Roma, Lucarini 1991, pp 3-4]