7 febbraio – Writers
Domenica 7 febbraio,
alle 19 e 35,
su www.writersfestival.it,
parlo, per 10 minuti,
dell’uomo del sottosuolo e
di Oblmov
(il programma è qui:
clic)
Domenica 7 febbraio,
alle 19 e 35,
su www.writersfestival.it,
parlo, per 10 minuti,
dell’uomo del sottosuolo e
di Oblmov
(il programma è qui:
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Domenica, 2 febbraio,
a Milano,
alle 16,
ai Frigoriferi milanesi,
in via Piranesi, 10,
in sala Carroponte,
con Francesco Cataluccio
parliamo del Maestro e Margherita
(dentro il festival Writers)
Sabato 2 febbraio,
a Milano,
alle 16,
in Via Piranesi, 10,
dentro il festival Writers,
ai Frigoriferi Milanesi,
leggo Memorie di un pazzo,
di Gogol’,
da Racconti di Pietroburgo
Ho scoperto che la Cina e la Spagna sono la stessa identica terra, e solo per ignoranza vengono considerate due stati differenti. Consiglio a tutti di scrivere, apposta, su un foglio: “Spagna”, e verrà fuori: “Cina”. Ma io, però, sono straordinariamente amareggiato da un evento che deve succedere domani. Domani alle sette si compirà uno strano fenomeno: la terra si poserà sulla luna. Ne scrive il celebre chimico inglese Wellington. Confesso di aver provato un’agitazione di cuore, quando mi sono immaginato la straordinaria fragilità e la scarsa resistenza della luna. La luna, di solito, la fanno ad Amburgo, infatti; e la fanno malissimo. Mi meraviglio che l’Inghilterra non faccia caso a questa cosa. La fa un bottaio zoppo, e si vede che è un asino, e non ha nessuna idea di cosa sia la luna. Ci ha messo una fune incatramata e una parte di olio vegetale. E così per tutta la terra c’è una puzza orribile, tanto orribile che bisogna tapparsi il naso. E è per quello che la luna è un globo così molle che la gente non ci può abitare, per niente, e lì adesso ci abitano solo i nasi. E è proprio per quello che non riusciamo a vederci i nostri nasi, perché i nasi son sulla luna. E quando mi sono figurato la terra come sostanza pesante che perciò, posandosi, avrebbe potuto ridurre in polvere i nostri nasi, mi ha preso un’inquietudine tale che, messe le calze e le scarpe, mi sono affrettato nella sala del consiglio di stato per ordinare alla polizia di non permettere alla terra di posarsi sulla luna.
[Memorie di un pazzo, di Nikolaj Gogol’, lo leggo domani, ai Frigoriferi milanesi, nel festival Writers]
Sabato 27 gennaio,
ai Frigoriferi milanesi,
in via Piranesi, 10,
alle 16,
nella sala cubo,
con Roberto Alajmo parliamo
dei Repertori dei pazzi delle città di Palermo e di Andria
e dei Repertori dei matti delle città di Bologna,
di Milano, di Roma,
di Torino, di Cagliari, di Parma,
di Livorno, di Reggio Emilia,
di Lucera e della Capitanata,
di Genova e di Padova
(è dentro un festival che si chiama
Writers, sul programma
c’è scritta un’altra cosa,
questa è quella giusta, secondo me)