Thelonius Monk

sabato 30 Maggio 2020

Il primo e unico cadavere che ho visto è stato quello di Thelonius Monk. Stavo andando a cena da Elanie’s, e mi fermai in un salone di pompe funebri sulla Terza Avenue per rendergli omaggio. Con me c’era Mia Farrow; era da poco che ci frequentavamo, e accondiscese alla mia richiesta malgrado lo sconcerto; avrebbe dovuto capire subito che stava mettendosi con la persona sbagliata

[Woody Allen, A proposito di niente, traduzione di Alberto Pezzotta, Milano, La nave di Teseo 2020, p. 28]

Lanciostory

venerdì 31 Ottobre 2008

Ieri tornando a casa, dopo aver fatto la spesa, avevo nella testa una canzone di un gruppo che a me non piace tantissimo, i Litfiba, la canzone credo si intitoli È il mio corpo che cambia, o qualcosa del genere.
Non è una brutta canzone, ma non è una canzone memorabile, e intanto che lavavo le tazzine del caffè mi dicevo che le canzoni fan questo effetto, ti restano attaccate molto più dei libri che leggi, anche se sei uno che, se dovessi dire, diresti che ti piacciono più i libri, della canzoni.
Poi stanotte, dopo aver visto un film di Woody Allen che sembrava un fumetto di Lanciostory, mi è tornato in mente Franco Loi, la prima volta che l’ho sentito leggere Tessa, che faceva Titirlìk, titirlèk, titirlìk, titirlèk. Titirlìk, titirlèk, titirlìk, titirlèk. Titirlìk, titirlèk, titirlìk, titirlèk.