I confini
In che luogo si trovano
di solito i briganti?
È là dove convengono i confini.
[W. H. Auden, Grazie, nebbia, traduzione di Alessandro Gallenzi, Milano, Adelphi 2011, p. 49]
In che luogo si trovano
di solito i briganti?
È là dove convengono i confini.
[W. H. Auden, Grazie, nebbia, traduzione di Alessandro Gallenzi, Milano, Adelphi 2011, p. 49]
La paura o la vergogna gli impedivano di dire
Non mi piaci.
Allora sbadigliava e si grattava.
[W. H. Auden, Shorts, Milano, Adelphi 2009 (4), p. 12]
Sospetto che, senza un sottofondo comico,
sia impossibile, oggi, fare dei versi veramente
seri.
[W. H. Auden, Shorts, Milano, Adelphi 2009 (4), p. 76]
L’uomo, o si innamora
di Qualcuno, o di Qualcosa,
o si ammala.
[W. H. Auden, Shorts, Milano, Adelphi 2009 (4), p. 98]
Quando li assale la bufera,
gli alberi sono sempre stupefatti,
ma non chiedon mai perché.
[W. H. Auden, Shorts, Milano, Adelphi 2009 (4), p. 65]
Nei Magri Anni Trenta,
i giovani vendevano
per un pasto abbondante il loro corpo.
Nei Ricchi Anni Sessanta
lo facevano ancora:
per onorare i Pagamenti a Rate.
[W. H. Auden, Grazie, nebbia, traduzione di Alessandro Gallenzi, Milano, Adelphi 2011, p. 51]
Solo un talento mediocre può essere un perfetto signore; un grande talento implica sempre una buona dose di cialtroneria. Di qui l’importanza degli scrittori minori – quali maestri di buone maniere.
[W. H. Auden, Scrivere, in La mano del tintore, traduzione di Gabriella Fiori, Milano, Adelphi 1999, p. 36]
Speranza di un poeta: essere,
come certi formaggi delle valli,
locale, ma apprezzato anche altrove.
[W. H. Auden, Shorts, Milano, Adelphi 2009 (4), p. 64]
Che aria allegra avevano, nel bar,
quegli sgabelli vuoti,
a metà pomeriggio,
per qualche ora liberi dal peso
di squallidi, sconfitti deretani.
[W. H. Auden, Shorts, traduzione di Gilberto Forti, Milano, Adelphi 2009 (4), p. 53]
Non c’è uno di noi che sia giovane
come una volta. E allora?
[W. H. Auden, Shorts, Milano, Adelphi 2009 (4), p. 94]