martedì 7 Luglio 2020
IL 22 luglio si laurea la prima delle studentesse della Iulm che si laureano con me, Giada Bertoli. Ha tradotto Maksim e Fëdor, il romanzo di Vladimir Šinkarëv dove c’è scritto «Quando penso che la birra è fatta di atomi, mi passa la voglia di bere». Adesso cerchiamo una casa editrice che lo pubblichi.
giovedì 28 Maggio 2020
C’era un pittore che una volta aveva scritto “Quando penso che la birra è fatta di atomi, mi passa la voglia di bere.”
[Vladimir Šinkarëv, Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione (illustrazione di Vladimir Šinkarëv)]
giovedì 7 Maggio 2020
Una proposta sulle file: si può fare come il protagonista di Maksim e Fëdor, di Vladimir Šinkarëv, un alcolizzato che aveva letto dei testi zen e, dopo mezz’ora in fila per la birra, usciva dalla fila e si rimetteva in fondo, convinto che “perché un’opera resti in eterno, non bisogna portarla a termine”.
[Giada Bertoli sta traducendo Maksim i Fëdor per la sua tesi di laurea, che discuterà in luglio, crediamo, l’immagine è di Vladimir Šinkarêv]
venerdì 20 Marzo 2020
Sull’altare del pensiero Maksim poteva mettere tutto, persino i generi di prima necessità.
Una volta disse:
– Quando penso che la birra è fatta di atomi, mi passa la voglia di berla.
[Giada Bertoli sta traducendo, per la sua tesi alla Iulm, Maksim i Fëdor di Vladimir Šinkarëv]
domenica 9 Febbraio 2014
IN MORTE DI UN AMICO
Oh, tu, camion, dove vai?
Aah! Hai schiacciato Nikolaj!
[Vladimir Šinkarëv, Massimo e Fëdor, Spb, Krasnyj matros 1998, p. 105]
mercoledì 24 Agosto 2011
Non so voi, ma gli oggetti più preziosi che io riesca a immaginare, sono dei pezzi rettangolari di tela o di carta coperti, in un modo determinato, da dei colori.
[Vladimir Šinkarev, Mit’ki, Spb, Krasnyj matros 1998, p. 129]
giovedì 17 Giugno 2010
Vladimir Šinkarëv è un pittore, ma è anche uno scrittore (ha scritto, tra gli altri, un romanzo che si intitola Massimo e Fëdor che contiene la frase Quando penso che la birra è fatta di atomi, mi passa la voglia di bere) e ha scritto anche delle canzoni, la più famosa delle quali è questa qua.
valzer degli alcolizzati
c’è anche una versione cantata da Šinkarëv (è anche un cantante) ma qui la canta Boris Grebenšikov.
sabato 29 Novembre 2008
A gennaio credo che comincerò a lavorare a un’antologia che si dovrebbe intitolare Poeti russi scalcinati.
Dovrebbe avere proprio la struttura dell’antologia e dovrebbe raccogliere poesie di poeti viventi che siano, come dire, non saprei trovare una parola migliore di Scalcinati.
Come Miroslav Nemirov (Ah, tu, Kennedy, coglione che non vali un cazzo!), o Miša Sapego (Soffrirò, morirò, ma intanto, sole vento vino trallallà), o Vladimir Šinkarev (Quando penso che la birra è fatta di atomi, mi passa la voglia di bere).
Ne ho parlato con una traduttrice russa che non sapeva come tradurre l’espressione scalcinato, e mi ha proposto come traduzione bez štukatury, che significa Senza intonaco.
Che va bene uguale. Poeti russi senza intonaco.