Vite sbobinate
Giorgio Vasta su vite sbobinate di Alfredo Gianolio: Clic
Sono arrivato alla convinzione che tutti al fondo della loro coscienza sono naïf, perfino i direttori di banca; ma le persone normali hanno spesso questa naïveté sepolta sotto strati di stereotipi convenzionali, di luoghi comuni, di vecchiumi di diversa tipologia che valgono nell’insieme come rete protettiva in ambito sociale. Occorre un’opera di scavo per disseppellire l’originaria condizione umana, ma non è facile, a volte è impossibile. Sono anche convinto che le narrazioni orali, nel modo suaccennato, superino qualitativamente la creatività letteraria, rendendola superflua e di livello inferiore.
[Alfredo Gianolio, Vite sbobinate, Macerata, Quodlibet 2013, p. 11]
[Del discorso da fare a Custoza il 2 luglio]
Ecco, c’è da dire che di libri stampati dove la gente parla come la gente per strada, ce ne sono, un po’. Uno, per esempio, è un libro di Alfredo Gianolio, e si intitola Vite sbobinate, e ci son proprio delle cose così, delle vite, racontate a Gianolio, che lui poi ha sbobinato, cioè trascritto, e io voglio leggervi un pezzetto della vita di Emilde Vacondio, nata nel 1927 a Fellegara di Scandiano, ed è il pezzo dove Emilde Vacondio racconta le vicende che capitarono a suo padre prima ancora che lei nascesse, nel corso della guerra del ’15 ’18. Continua a leggere »
Domenica 18 ottobre,
a Luzzara,
al centro culturale Zavattini,
alle ore 18,
Vite sbobinate (primitivi estrosi e trasognati in Valpadana)
di Alfredo Gianolio,
con Alfredo Gianolio
e Paolo Nori
ingresso libero
Ho scoperto ieri che c’è un posto dove si può ordinare un libro che in libreria è difficile da trovare, questo qui