Controllo
Ho approfittato delle circostanze per pesare Vita di Moravia, di Alain Elkann (eran degli anni che non lo facevo).
Pesa 810 grammi.
Ho approfittato delle circostanze per pesare Vita di Moravia, di Alain Elkann (eran degli anni che non lo facevo).
Pesa 810 grammi.
Stasera, alla scuola media inferiore di Guerra e pace (Avventure nel mondo), il compito era Descrivete Guerra e pace in cinque righe, in tre allieve avevano pesato l’edizione di Guerra e pace che leggeremo (Milano, Garzaznti 2014[5], traduzione di Pietro Zveteremich), e risultava a una 900 grammi, a un’altra 990 grammi, a un’altra ancora 921 grammi. Quando son tornato a casa ho pesato la mia: 949. Molto più pesante di Vita di Moravia, comunque.
Dopo poi ero in bagno che stavo pulendo, ho visto La vita di Moravia, di Alain Elkann, ho pensato che era un sacco di tempo che non lo pesavo. Allora l’ho pesato, 806 grammi. Dopo poi l’ho rimesso in bagno.
Nell’imminenza della Pasqua, mi è venuto in mente che era un sacco di tempo che non pesavo Vita di Moravia, di Alberto Moravia e Alain Elkann. L’ho pesato. 821 grammi.
Tutte le volte che faccio un Pignagnoli ballabile, mi chiedo come mai è così tanto che non peso Vita di Moravia. E poi torno a casa e lo peso. 815 grammi.
Ieri sera mi son ricordato che era più di un anno che non pesavo Vita di Moravia, di Alain Elkann. Allora sono andato in bagno, l’ho preso dal suo scaffalino, son tornato in cucina, ho acceso la bilancia, ce l’ho messo sopra, ottocentotredici grammi. Ecco fatto.
Era un sacco di tempo che non pulivo in bagno, e pulendo in bagno ho visto, là in alto, un libro con la copertina rigida, piuttosto grosso, vecchio, e l’ho preso, l’ho guardato, Vita di Moravia, di Alain Elkann e Alberto Moravia, “Ma pensa”, ho pensato, e l’ho portato in cucina, l’ho posato sulla bilancia, 811 grammi.
Ero lì che stendevo la biancheria, in bagno, sopra la vasca, ho uno di quegli stenditoi a soffitto, ero lì che stendevo, ho intravisto, lì a destra, che faceva da contrappeso, Vita di Moravia, di Alain Elkann. “Ma pensa, – ho pensato. – Quanto tempo”.
Stasera a cena mi hanno ricordato che è un sacco di tempo che non peso la Vita di Moravia, di Alain Elkann, e io mi son ricordato che, ultimamente, mi si è anche rotta la bilancia e che non l’ho mai pesato con la bilancia nuova, elettronica, comprata poche settimane fa all’Esselunga Santa viola, marca Laica, e quando sono tornato a casa sono andato a prenderlo, in bagno, dove da qualche mese fa da contrappeso per l’attaccapanni a soffitto, insieme a Questo amore, di Bruno Vespa, e l’ho portato in cucina e l’ho pesato e pesava 820 grammi. Poi l’ho riportato in bagno e intanto che c’ero ho pensato che pesavo anche Questo Amore, di Bruno Vespa, e l’ho preso, l’ho portato in cucina e l’ho pesato e pesava 571 grammi. E ho pensato che di insieme erano 1.391 grammi. Cioè quasi tre quasi tre mezzi chili di carta.
A Mantova un paio di lettori di questa cosa che state leggendo anche voi mi hanno chiesto quanto pesa Vita di Moravia e come mai è tanto tempo che non ne aggiorno più il peso. Allora io Vita di Moravia, nella casa nuova, come forse ho già scritto, lo uso come contrappeso dello stenditoio a soffitto che ho montato in bagno, sopra la vasca, per quello lo vedo raramente e raramente mi viene in mente di pesarlo. Però appena tornato da Mantova mi è venuto in mente e l’ho pesato: 850 grammi.