Almeno

venerdì 25 Gennaio 2019

La mia stanza dava direttamente sull’albergo Novotel, distante meno di duecento metri, e più in là sulla maggior parte di Parigi, ma quella vista non m’interessava, lasciavo costantemente chiuse le doppie tende, oltre a odiare il quartiere Beaugrenelle odiavo Parigi, quella città ammorbata da borghesi ecoresponsabili mi ripugnava, può darsi che fossi un borghese anch’io ma non ero ecoresponsabile, andavo in giro con un 4×4 diesel – forse non avevo combinato granché di buono nella mia vita ma almeno avrei contribuito a distruggere il pianeta – e sabotavo sistematicamente il programma di raccolta differenziata varato dall’amministratore del palazzo buttando l’umido nel recipiente per il vetro e le bottiglie vuote nel cassonetto riservato alla carta e agli imballaggi.

[Michel Houellebecq, Serotonina, traduzione di Vincenzo Vega, Milano, La nave di Teseo 2019, p. 44]