I genitori posso[no] essere considerati delle persone?
I genitori posso[no] essere considerati delle persone? Io ne ho sempre dubitato. I genitori sono negativi non sviluppati. Tra tutti coloro che incontriamo nella vita sono quelli che conosciamo peggio, proprio perché non li incontriamo; l’iniziativa fin dall’origine è già stata presa dagli «avi»: sono loro che vengono incontro a noi. Il cordone ombelicale non è stato tagliato, loro sono parte di noi esattamente nella stessa misura in cui ci è impossibile capirli. Il collasso della conoscenza è assicurato. Il resto sono congetture. Abbiamo paura di vedere il loro corpo e di guardarli nell’anima. Loro per noi non si trasformano mai in persone, rimangono per sempre un susseguirsi di impressioni che non hanno un origine, dei mutevoli spauracchi-miraggi.
[Viktor Erofeev, Il buon Stalin, traduzione di Luciana Montagnani, Torino, Einaudi 2008, pp. 3-4]