Tutti i giorni
A me piace da matti scrivere qualcosa, tutti i giorni, a mano, su dei fogli bianchi, anche solo ‘Viareggio 31 agosto 2022 Buongiorno’.
A me piace da matti scrivere qualcosa, tutti i giorni, a mano, su dei fogli bianchi, anche solo ‘Viareggio 31 agosto 2022 Buongiorno’.
Se siete in aereo o in velocipede, attenti ai nuovi sensi vietati in centro a Viareggio.
Sabato 9 aprile,
a Viareggio,
alle 11,
alla Galleria di Arte
Moderna e Contemporanea
Palazzo delle Muse,
Sanguina ancora.
L’incredibile vita di
Fëdor M. Dostoevskij
Ho dormito al palace Hotel di Viareggio, ho sognato che dovevo andare a correre e non ci andavo, mi son svegliato, sono andato a correre.
Io son poi da solo, e loro sono tutti.
Domani, 9 aprile, a Viareggio, alle 11, alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Palazzo delle Muse, Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij, introduce Giordano Bruno Guerri (per la Scuola di scrittura del Premio Viareggio)
Dal balcone, a vedere le macchine parcheggiate, ce n’era una col portapacchi, veniva da chiedersi dove sono finiti, i portapacchi, ce n’era un sacco, prima, cos’è successo, dopo, sono diminuiti i bagagli o sono aumentati i bagagliai? E al bagno Felice c’erano due bambini che giocavano a ping pong senza rete, contavano i punti e tutto, sembrava un film di Antonioni, però più bello. E tutti i giorni lavare i costumi, e far da mangiare, e la doccia tornati dal mare, e andare alla conad, e mangiare il pollo al mercato, e la panzanella, e al mattino in pineta per i gonfiabili, e la gara per parcheggiare le bici, e in balcone, a fumare, sembrava di essere da qualche altra parte, non si capiva di preciso dove e la pipì, fatta in mare, non viene mai giù del tutto, chissà perché, lì dev’essere una questione di vasi comunicanti.
Qualche settimana fa stava andando a Viareggio in treno a trovare una bambina di quattro anni. A un certo punto, tutte le volte che uscivamo da una galleria, una voce di donna, dietro di me, diceva Che meraviglia.
Quando sono sceso ho guardato, era una suora.
C’era lei da una parte, in quei seggiolini senza nessuno di fianco, e dall’altra parte, sempre in quei seggiolini senza nessuno di fianco, una sua sorella, come si dice, cioè una sua amica suora anche lei.