Il muggito di una mucca

lunedì 22 Dicembre 2008

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Velimir proponeva anche di costruire delle case con strutture di ferro e con cassetti di vetro trasportabili. Ognuno avrebbe avuto diritto a una certa cubatura di una casa di una città qualsiasi.

È pensata bene.
La casa, la stabilità di residenza, il destino sono visti con il segno negativo.
Non c’è nulla di più malinconico del destino.
In campagna, se chiedete alla gente il nome del villaggio più vicino, sepsso vi rispondono che non lo sanno, soprattutto le donne.
Il destino li ha fissati alla casa con il muggito di una mucca.
Prima della rivoluzione vivevano incatenati al destino come malinconiche spugne greche sul fondo del mare.
Nasci e ti fissi. Per caso t’imbatti in una professione e ne ricavi i mezzi per vivere. Poeti mirabili sono vissuti in mezzo a impiegati del Sinodo e ad agenti delle assicurazioni.
Nella società capitalistica una cosa avvincente come il destino umano è organizzata in maniera mostruosa.

[Viktor Šklovksij, Il punteggio di Amburgo, cit., p. 54]