Di cosa parlavano

martedì 16 Settembre 2014

Valerij Popov, Dovlatov

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E noi, è chiaro, dopo aver bevuto non parlavamo di politica (cosa c’è da dire?, di politica, allora come adesso), non parlavamo neanche di donne (cosa c’è da dire?, fare, bisogna), noi dal mattino alla sera parlavamo di letteratura. E quando adesso ci si lamenta, dove si è andata a cacciare la cultura?, la risposta è semplice: abbiamo smesso di parlare della cosa più importante, dei libri.

[Valerij Popov, Dovlatov, Moskva, Molodaja gvardija 2010, p. 78]

O aspettatamente

mercoledì 10 Settembre 2014

Valerij Popov, Dovlatov

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

D’un tratto, inaspettatamente (o aspettatamente) era diventato chiaro che la sostanza fondante della vita non dipendeva, per niente, dal sistema politico: sia là [negli Stati Uniti d’America], che qua [in Unione Sovietica] il mondo era comandato dalla stupidità, dalla villania, dalla mancanza di gusto.

[Valerij Popov, Dovlatov, Moskva, Molodaja gvardija 2010, p. 309]