Il potere sovietico

giovedì 30 Gennaio 2020

Era mezzogiorno, mezzogiorno in punto, aveva detto, dato che il sole era a picco. Ma uno gli aveva risposto che se era proprio sopra le loro teste allora voleva dire invece che era l’una. Lui si era meravigliato. Tutti i vecchi sapevano bene che il sole era alto all’ora di pranzo! Ma l’altro aveva tagliato corto rispondendogli che, appunto, era roba da vecchi quella! Perché nel frattempo un decreto aveva deciso che il sole era più alto all’una.
“E chi l’ha fatto sto decreto?” .
“Il potere sovietico!” gli aveva risposto l’altro.
Possibile, si era detto Suchov, che anche il sole si piegasse ai loro decreti?

[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione]

Non vi servono?

domenica 2 Luglio 2017

Una volta salita la scala del Dipartimento regionale dell’Istruzione pubblica di Vladimir e chiesto dell’Ufficio del personale, ero rimasto sorpreso di trovare i funzionari non più dietro la solita porta nera di cuoio, bensì dietro un vetro divisorio, come in farmacia. Comunque, mi ero timidamente avvicinato allo sportello e, chinandomi, avevo chiesto:
– Mi scusi, non vi servono matematici in un posto qualunque, lontano, dove non passano treni? Vorrei stabilirmi lì per sempre.

[Aleksandr Solženicyn, La casa di Matrëna, in Una giornata di Ivan Denisovič, a cura di Ornella Discacciati, Torino, Einaudi 2017, p. 166]