Cose meravigliosamente simpatiche

domenica 20 Settembre 2015

Richard Yates, Una buona scuola

Presto arrivò per gli anziani il momento di dare l’esame di diploma; e dato che la Dorset era situata in una zona meno centrale del collegio Blair, le autorità scolastiche avevano stabilito che gli esami dei ragazzi si sarebbero svolti lì.
La prospettiva aveva un non so che di elettrizzante. A parte Gus Gerhardt, che conosceva benissimo il posto ma non ne parlava, nessuno sapeva niente del collegio Blair tranne che l’anno prima vi si era diplomata Edith Stone; ma non era ragionevole supporre che ci fossero delle altre ragazze come lei? Ragazze con i capelli lunghi e puliti che passeggiavano per il campus in gonne chiare di flanella e golfini chiari, con i libri di scuola stretti ai loro giovani seni, e che dicevano cose meravigliosamente simpatiche tipo: «Ciao, io mi chiamo Susan».

[Richard Yates, Una buona scuola, traduzione di Andreina Lombardi Bom, Roma, minimum fax 2009, p. 197]

Quasi mai

venerdì 18 Settembre 2015

Richard Yates, Una buona scuola

Quando lui se ne fu andato lei continuò a camminare avanti e indietro per un pezzo con una mano sulla fronte. Avrebbe potuto anche mettersi a piangere, solo che non le veniva quasi mai in mente di mettersi a piangere quando era sola.

[Richard Yates, Una buona scuola, traduzione di Andreina Lombardi Bom, Roma, minimum fax 2009, p. 101]