Il realismo di Gogol’

lunedì 5 Marzo 2018

Alla polizia fu impartito l’ordine di catturare il morto, e di punirlo nel modo più severo, in modo che servisse da esempio, e per poco non ci riuscirono, persino. Proprio il poliziotto che stava presso un caseggiato della via Kirjusšnik, aveva già completamente afferrato il morto per il colletto, nello stesso luogo del delito, colto in flagrante mentre tentava di strappare un cappotto di panno di frisia a un musicante in pensione, che a suo tempo aveva suonato il flauto.

[Gogol’, Il cappotto, traduzione di Eridano Bazzarelli, Milano, Rizzoli 1987 (2), p. 159]

Le calze e il cappotto nuovo

giovedì 17 Novembre 2016

gogol', il cappotto

«No», disse Petrovič deciso: «non si può far niente. La situazione è troppo brutta. Sarebbe meglio che lei, quando verrà il freddo tempo dell’inverno, ne faccia delle fasce per le gambe, perché le calze non scaldano. Le calze le hanno inventate i tedeschi, per fare un po’ più di soldi (a Petrovič piaceva, se c’era l’occasione, pizzicare i tedeschi). È chiaro che deve proprio farsi un cappotto nuovo».

[Nikolaj Gogol’, Il cappotto, traduzione di Eridano Bazzarelli, Milano, Bur 1980, pp. 118-119]