Una riga
Mi ricordo «Se calpesti anche una riga, non ti salvi dalla sfiga».
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, p. 129]
Mi ricordo «Se calpesti anche una riga, non ti salvi dalla sfiga».
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, p. 129]
Adorava i balocchi, i giochi da tavolo e i racconti polizieschi. Un nuovo modello di accendino come un qualunque rompicapo potevano divertirlo per ore. Aveva un modo obliquo di accostarsi alla vita. Si era fatto realizzare un timbro di gomma per poter apporre su ogni singolo libro della sua biblioteca questa parole in lettere violette: «Il presente volume è stato rubato a D. B. Šostakovič».
[Julian Barnes, Il rumore del tempo, traduzione di Susanna Basso, Torino, Einaudi 2016, p. 24]
Vogliate perdonare una sintetica lezione di storia: la maggior parte delle persone dovette aspettare gli anni Settanta per vivere negli anni Sessanta. Ne discende che negli anni Sessanta la maggiore parte delle persone vivesse ancora negli anni Cinquanta o tutt’al più, come nel mio caso, frammenti appaiati di entrambi i decenni. Il che generava un bel po’ di confusione.
[Julian Barnes, Il senso di una fine, traduzione di Susanna Basso, Torino, Einaudi 2014, p. 41]