Sul sacro

mercoledì 22 Dicembre 2010

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La cosa che manca

venerdì 3 Dicembre 2010

[Domani, sabato 4 dicembre 2010, alle 18.00 si inaugura, alla galleria civica di Modena, alla Palazzina dei Giardini e a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande, la mostra Lo spazio del sacro, organizzata e coprodotta dalla Galleria Civica di Modena, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con opere di Adel Abdessemed, Giovanni Anselmo, Kader Attia, Paolo Cavinato, Chen Zhen, Vittorio Corsini, Josep Ginestar, Anish Kapoor, Richard Long, Roberto Paci Dalò, Jaume Plensa, Wael Shawky. ll testo qua sotto fa parte dell’audioguida della mostra]

Oggi, forse, la cosa che manca, nelle nostre, come dire, vite, si fa fatica anche a pronunciarle, queste parole, La mia vita, per non parlare della morte, La mia morte, La morte di mio babbo, e anche La morte, da sola, oggi, forse, quello che manca, a parte le autorità, che son sparite, non ci sono più, c’è stato un momento che ci sono state, forse, oggi non c’è più nessuna autorità, a parte quello, che quello lo sappiamo, oggi, forse, quello che manca, mi vien da pensare, è la figura del sacro, quel che abbiamo di sacro, ma non quello che c’è dentro la testa, che lì ciascuno ha la propria testa, che per uno è la patria, per uno è la famiglia, per uno è la legge, per uno è la libertà, per uno è Dio, Continua a leggere »

Sul sacro

martedì 16 Novembre 2010

Quando ti compri un libro, e ci puoi fare le orecchie per tenere il segno,
che con quelli della biblioteca non si può.

Quando torni a casa tardi la sera e tua figlia ti ha messo un biglietto sul cuscino con su scritto ‘sogni d’oro e dammi un bacio anche se dormo’

Quando riesci a pagare l’IVA trimestrale (trimestrale, che parola del cazzo)

Quando metti i piedi sotto il tavolo di un bar per un caffè di almeno un’ora con qualcuno di speciale.

Quando leggi una favola che finisce con:
‘Così han messo i piedi sulla vita, e la favola è finita.’

Quando passi in bicicletta sulle lastre di Piazza Cavalli e il campanello suona da solo e invece di strabenedirti qualcuno ti saluta.

Quando esci sul balcone di notte a fumare e vedi una coppia che si bacia per strada.

[Marina Foletti]

Sul sacro

venerdì 12 Novembre 2010

quando vedi un vecchio vestito dalla festa

[mczarb]

Ancora

giovedì 11 Novembre 2010

Quando stavi per ore seduta ad allattare tuo figlio, con un mano reggevi lui, con l’altra un volume di Guerra e pace e ogni tanto tutt’e due vi staccavate dai rispettivi incantamenti e vi guardavate.
Quando ascolti certa musica, tipo i Beatles, e hai la netta sensazione che non ti serva altro al mondo.
Quando sfrecci a cavallo della tua bicicletta bianca.
Quando vinci la timidezza e vai a correre anche se ti vergogni delle persone che ti guardano.
Quando annusi un libro ficcando bene la faccia tra le pagine.
La volta che da piccola riesci a finire una pizza intera alla pizzeria Gatto nero e per farle posto avevi studiato una strategia e rinunciato alla coca cola.
Quando la sera leggi un libro ai tuoi figli. Quando, un po’ di tempo dopo, i tuoi figli sono a letto e quella più grande legge la Pimpa al più piccolo e li senti ridere e il più piccolo dice : ancora! Quando, anni dopo, trovano per casa l’Accalappiacani con la storia della gallina fischiona e gli viene l’idea di fare come da piccoli con la Pimpa e se ne vanno di là e li senti leggere ad alta voce e ridere a crepapelle.
Quando per anni tutti i giorni fai lo stesso tragitto tra i vicoli e sai che in un punto preciso comparirà tra le case, per un istante, il verde intenso della chioma di un albero altissimo e un pezzetto di cielo che si vede solo da lì e ogni volta pregusti il momento.
Quando spingi fuori un figlio e ti sembra di non aver più paura di niente e hai la netta sensazione che questo abbia a che fare con la morte.
Tutte le volte che per strada incontri un’altra persona dai capelli arancio e vi scambiate quegli sguardi di riconoscimento che non ti capita con nessun altro.
Quando nuotando ti concentri sui gesti e scivoli via veloce.

[Chica Bighé]

Sul sacro (nuova versione)

giovedì 11 Novembre 2010

Quando stendi il bucato, e poi esci e torni a casa e senti odore di sapone di Marsiglia.

Quando hai un computer nuovo e stai caricando il programma di scrittura.

Quando sei in giro, in centro, con tua figlia, e ti volti a vedere se è dietro di te e la vedi e ti vien da pensare “Ma com’è bella”.

Quando firmi un contratto di allacciamento del gas.

Quando vedi che gli alberi sono diversi e pensi “L’autunno ha cambiato il giardino”.

Tutte le volte che ti svegli che hai fame Continua a leggere »