Un questionario (in carne ed ossa)
1) In che modo e perché ti sei trovato o hai scelto di lavorare in ambito umanistico-letterario?
Mi piacciono i libri.
2) Quali sono gli ostacoli che personalmente hai dovuto affrontare e in generale quali sono le difficoltà che si incontrano nel poter lavorare in questo ambito del sapere?
Io ho lavorato nell’edilizia, prima, c’erano, più o meno, le stesse difficoltà.
3) Esiste un’ambivalenza nella diffusione della cultura umanistica in Italia: da un lato un mercato letterario in espansione cui si guarda con sospetto, perché lo si ritiene causa ed effetto della diffusione della letteratura midcult, considerata negativa; dall’altra questa stessa espansione ha favorito il successo di libri come Gomorra e e la partecipata presenza ai festival letterari. Come si spiega questa contraddizione?
La diffusione della cultura umanistica segue delle strade che mi sfuggono e che credo sfuggano alla maggior parte degli osservatori. Il successo, in Unione Sovietica, di libri come Il Maestro e Margherita o Mosca Petuški prima, ripeto, prima che fossero pubblicati, e tutto il fenomeno del samizdat’, per esempio, sono cose che, mi sembra, mandano per aria tutti i discorsi teorici e tutte le previsioni di questo tipo. Continua a leggere »