Sono pessimista ma me ne dimentico sempre

mercoledì 2 Novembre 2016

La prossima settimana, il 10 novembre, comincia una rassegna prodotta dall’Arci di Reggio Emilia e dalla regione Emilia Romagna, la rassegna si intitola Sono pessimista ma me ne dimentico sempre e dura fino al 22 dicembre e si compone di 25 incontri nelle biblioteche della provincia di Reggio Emilia nei quali 25 persone raccontano i libri, le musiche, gli spettacoli teatrali della loro vita, e sono (si trovano anche qui clic), in ordine di apparizione:

giovedì 10 novembre, ore 21
Multiplo Centro Cultura
Cavriago
GIANCARLO ILARI
t/ 0522.373466
multiplo@comune.cavriago.re.it

sabato 12 novembre, ore 17
SpazioLettura
Ligonchio
FELICE CIMATTI
t/ 328.1770071
trafficodivoci@gmail.com

martedì 15 novembre, ore 21
I Magazzini del Genio
Boretto
GIOVANNI MARIA BELLU
t/ 0522.963759
biblioteca@comune.boretto.re.it

venerdì 18 novembre, ore 17.30
Biblioteca Comunale P. Neruda
Albinea
OTTAVIA PICCOLO
t/ 0522.590262
biblioteca@comune.albinea.re.it

sabato 19 novembre, ore 17
Archivio Ca’ Toschi
Baiso
FRANCESCA FORNARIO
t/ 0522.843174
biblioteca@comune.baiso.re.it

domenica 20 novembre, ore 11.30
Biblioteca Comunale
Novellara
ELIO
t/ 0522.655419
biblioteca@comune.novellara.re.it

domenica 20 novembre, ore 17.30
Sala del Teatro – Rocca Estense
San Martino in Rio
VIOLETTA BELLOCCHIO
t/ 0522.636719
biblioteca@comune.sanmartinoinrio.re.it

lunedì 21 novembre, ore 21
Biblioteca Comunale Frattini
Guastalla
ANTONIO PASCALE
t/ 0522.839755
biblioteca@comune.guastalla.re.it
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Sono pessimista

venerdì 23 Settembre 2016

SONO PESSIMISTA
ma me ne dimentico sempre
(autori in prestito 2016)

C’è un paese, in Sardegna, che si chiama Seneghe, che per quattro giorni all’anno si trasforma nel paese della poesia, perché c’è un festival di poesia e sui muri c’è pieno di cartelli con le scritte dei poeti, come quella cosa di Wisława Szymborska che dice «Preferisco il ridicolo di scrivere delle poesie al ridicolo di non scriverne» e io l’ultima volta che ci sono andato, quest’anno, nel 2016, mi è venuto subito in mente una cosa che aveva scritto Zavattini nel 1967 a Franco Maria Ricci in una lettera che c’era scritto «Sono pessimista ma me ne dimentico sempre». E mi è sembrato che non si potesse essere pessimisti, in quei giorni lì, a Senehge, e mi è venuto in mente Angelo Maria Ripellino, che quand’era in sanatorio, in Repubblica Ceca, che si curava, chiamava se stesso e gli altri ricoverati «i nonostante». «L’avverbio – aveva scritto Ripellino – si fa sostantivo, a indicare noi tutti che, contrassegnati da un numero, sbilenchi, gualciti, piegati da raffiche, opponevamo la nostra caparbietà all’insolenza del male». E ho pensato che per quelli che leggono i libri, che guardan le mostre, che ascoltano le sinfonie, i libri, i quadri, le musiche che hanno incontrato nella loro vita li hanno aiutati, in questa cosa così difficile e così strana, stare al mondo, a essere dei nonostante, e anche quest’anno, in 21 biblioteche della provincia di Reggio Emilia, con l’Arci di Reggio Emilia chiederemo a della gente che scrive, che dipinge e che compone di raccontarci i romanzi, i quadri, le musiche che hanno incontrato nella loro vita e che hanno determinato il fatto che loro fanno il mestiere che fanno.