Un quarto
«Mi piace da morire entrare dove agli altri è impedito».
Risi. «È naturale che ti senta così. Succede a molti. Però ammetterlo è piuttosto meschino».
«Oddio. Allora tempo di essere meschina. Spero solo che non mi facciano tornare indietro per questo».
«Proprio così» dissi.
La cosa interessante di questo dialogo era l’onestà. Edith sembrava il perfetto archetipo della Sloane Ranger qual era, ma iniziai a capire che era anche consapevole in maniera sconcertante delle realtà della vita e delle sue condizioni, laddove ragazze del suo stampo, in genere, ostentano una finta ignoranza di simili cose. Con questo, non che i suoi sentimenti fossero molto originali. Sì dà il caso che gli inglesi di tutte le classi siano drogati di esclusività. Lasciate tre inglesi soli in una stanza ed escogiteranno un sistema per impedire che un quarto si unisca a loro.
[Julian Fellowes, Snob, traduzione di Maria Cristina Savioli, Beat 2011, p. 29]