Eccomi

giovedì 22 Settembre 2016

Safran Foer, Eccomi

Ho finito di leggere Eccomi, di Foer, in un viaggio aereo verso Cagliari, e quando stavo partendo ho pensato che i due libri più lunghi che ho letto quest’anno sono due libri americani, Purity di Jonathan Franzen (l’ho letto nella traduzione di Silvia Pareschi) e Eccomi, di Jonathan Safran Foer (nella traduzione di Irene Abigail Piccinini).
Quando stavo leggendo Purity, nel marzo scorso, arrivato a pagina cento mi ero accorto che nelle prime cento pagine c’erano un po’ di ragazzi bellissimi e diverse ragazze bellissime e avevo pensato che sarebbe stato bene metterlo in copertina, il numero di ragazzi e di ragazze bellissime che si trovano dentro ai libri, come la nicotina nelle sigarette.
E adesso, in questo settembre, intanto che leggevo Eccomi, ho avuto l’impressione che ci fosse un eccesso di intelligenze infantili, troppi bambini intelligentissimi, da mettere in copertina anche quelli («Attenzione: in questo romanzo ci sono perlomeno tre bambini intelligentissimi più uno un po’ stupido ma così carino che sembra ancora più intelligente degli altri»). Continua a leggere »

Triplo

sabato 12 Marzo 2016

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– Cosa prendi? – gli disse.
– Forse ti ricordi. Una pasta alle mandorle e un cappuccino triplo.

[Jonhatan Franzen, Purity, traduzione di Silvia Pareschi, Torino, Einaudi 2016, p. 586]