8 settembre – Mantova
Sabato 8 settembre,
a Mantova,
al Festivaletteratura
alle 20.30,
all’officina del gas – vicolo stretto,
Guardare al passato per raccontare la Russia di oggi,
con Sergej Lebedev,
costa 6 euro
Sabato 8 settembre,
a Mantova,
al Festivaletteratura
alle 20.30,
all’officina del gas – vicolo stretto,
Guardare al passato per raccontare la Russia di oggi,
con Sergej Lebedev,
costa 6 euro
I carri armati scivolavano facendo scoppiettare con cattiveria i tubi di scappamento e ruggire i motori, ma la tensione degli uomini e dei mezzi sembrava cozzare con quel movimento lento, quasi più avanti sulla strada qualcosa si opponesse al passaggio della colonna, e quest’ultima non sapesse in sostanza se avesse senso avanzare, se ce ne fosse la necessità. Quasi il tempo ce la mettesse tutta per iniziare, ma senza riuscirvi.
Quel giorno d’agosto durò a lungo. In lontananza, nei campi, dietro le finestre dell’ospedale, si mieteva il grano, e carri armati e mietitrebbia, così diversi come i carnivori dagli erbivori, parevano osservarsi stupiti nello scoprire altri esseri meccanici.
[Sergej Lebedev, Il confine dell’oblio, traduzione di Rosa Mauro, Rovereto, Keller 2018, p. 92]
Le assi del pavimento stridevano come gesso su una lavagna rovinata, attraverso i buchi delle serrature si riuscivano a distinguere banchi e sedie altrettanto pesanti e goffe delle borsa a tracolla degli scolari. Su un banco, una riga da disegno, come se l’insegnante l’avesse dimenticata e stesse per tornare a riprenderla.
Il custode era accanto a una stufa; contro la parete, pile di manuali di lingua russa per la quarta classe, stropicciati, zeppi di scritte, passati da uno scolaro all’altro. Lui li prendeva uno alla volta, ne strappava le copertine, accartocciava le pagine perché bruciassero con più facilità e le gettava nella stufa. «La scuola, l’hanno chiusa» aveva commentato. «Di legna, non ne passano. E noi ci scaldiamo così, mica possiamo congelarci. La biblioteca è grande, fino ad aprile basterà».
Dunque, la stufa della scuola era alimentata dalla lingua russa.
[Sergej Lebedev, Il confine dell’oblio, traduzione di Rosa Mauro, Rovereto, Keller 2018, pp. 12-13]