La poesia oggi

domenica 17 Luglio 2016

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Ci sono persone ovunque, anche in questo paese,
Che siedono attorno a “tavole rotonde”,
Che prendono e danno premi, che scrivono
“La poesia oggi” oppure “la funzione del poeta”.

Della funzione del poeta non saprei dire nulla;
La poesia oggi – questa sì, io la posso indicare,
Sta nei grandi magazzini, nei settimanali illustrati,
Nella pubblicità al cinema, nelle facce della gente

Che vede le famose cortigiane, gli animali lussuosi e splendidi
Che instillarono nel cuore del “poeta” l’Ideale lontano,
Per cui in milioni morirono o delirando vissero,
Passare dalla saponetta al vinello toscano

All’abito già pronto, imprimersi in suggello
D’un amore lontano su birra o su profumo
Risciacquar pavimenti o sturare un lavabo
– La gente guarda e tace, entra al supermercato.

[Sebastiano Vassalli, La poesia oggi, in Alfonso Berardinelli, Franco Cordelli, Il pubblico della poesia, Roma, Lit 2015, p. 113]

A Modena

domenica 29 Maggio 2011

A Modena e in altre parti d’Italia, all’inizio del secolo, il vino si vendeva e si beveva «a ore», in una sorta di epico confronto tra bevitore e oste che configurava un modello economico purtroppo abortito: oltre il liberismo, oltre il socialismo, la terza via dell’economia mondiale. Il bevitore entrava all’osteria, pagava «l’ora» in anticipo poi beveva per un’ora tutto il vino che gli entrava in corpo. Generalmente crollava (appena fuori le mura, a Modena, c’era un locale denominato «Sedia elettrica» per via dei molti che, seduti, non riuscivano più a rialzarsi da soli): ma capitava pure che fallissero gli osti.

[Sebastiano Vassalli, La notte della cometa, Torino, Einaudi 1990]