Ecomondo
Il catalogo del gruppo Fiori per Ecomondo 2010, con i testi raccolti dagli ex allievi della scuola media inferiore di scrittura emiliana, le fotografie di Lorenzo Grandi e la grafica di chialab, adesso si può leggere qui.
Il catalogo del gruppo Fiori per Ecomondo 2010, con i testi raccolti dagli ex allievi della scuola media inferiore di scrittura emiliana, le fotografie di Lorenzo Grandi e la grafica di chialab, adesso si può leggere qui.
Alla scuola media inferiore di scrittura emiliana abbiamo letto Factotum, di Bukowski. Io l’ho letto in una vecchia edizione sugarco del 1975, con introduzione di Beniamino Placido. Factotum era il diciassettesimo titolo della collana (che si chiamava Tasco, se non sbaglio); i sedici precedenti erano:
Umanesimo e terrore, di Maurice Merleau-Ponty,
Freud o Jung? di Edward Glover,
Gulag o utopia? di Luciano Pellicani,
Proust di Samuel Beckett,
Nostra signora dei turchi di Carmelo Bene,
Il libro dl tè di Okakura Kakuzo,
Amicizia di Hermann Hesse,
Che cos’è il leninismo di Luciano Pellicani,
Che cosa significa pensare (Vol. I) di Martin Heidegger,
La morbida macchina di William Burroughs,
Viaggio in india di Herman Hesse,
La papessa Giovanna di Lawrence Durrel,
La conoscenza del poeta di Robert Musil,
La confessione di Lev Tolstoj,
Che cosa significa pensare (Vol. II) di Martin Heidegger,
Fuoco fatuo di Pierre Drieu La Rochelle.
Alla scuola media inferiore di scrittura emiliana, che è cominciata l’altra sera, e che è dedicata al romanzo pseudo-autobiografico, abbiamo letto alcuni inizi di romanzi, e tra gli altri questo qua:
L’unico consiglio che posso dare, se per caso vi doveste svegliare in uno strano appartamento, in preda alle vertigini, con un’emicrania postsbronza saldamente installata nella testa, senza uno straccio addosso, senza il benché minimo ricordo di come siate finiti lì, mentre la polizia sta buttando giù la porta a mazzate con un sottofondo di latrati di cani infuriati, e vi ritrovate per di più circondati da mucchi di riviste patinate con foto di bambini intenti a compiere atti osceni decisamente da adulti, l’unico consiglio che posso dare, ripeto, è questo: cercate di comportarvi in maniera educata e di mostrarvi di buon umore.
[Tibor Fischer, La gang del pensiero, senza indicazione del traduttore, Milano, Garzanti 1998, p. 9]