Posso

«Ho passato diciassette mesi in fila davanti alle carceri di Leningrado. Una volta qualcuno mi “riconobbe”. Allora una donna dalle labbra livide che stava dietro di me e che, sicuramente, non aveva mai sentito il mio nome, si riscosse dal torpore che era caratteristico di noi tutti e mi domandò in un orecchio (lì tutti parlavano sussurrando): “Ma questo lei può descriverlo?”. E io dissi: “Posso”. Allora una specie di sorriso scivolò lungo quello che un tempo era stato il suo volto».

[Anna Achmatova, Requiem, nella foto l’ingresso della Casa-Museo Achmatova a San Pietroburgo]

Di tendenza in Russia

Ho aperto Twitter a San Pietroburgo, e ho trovato scritto: «Di tendenza nella seguente zona: Russia #Putin».

La coda

E anche quest’anno sono venuto a vedere questo quadro di Aleksej Sundukov (La coda, olio su tela, 1986, Museo russo, San Pietroburgo, cliccare sull’immagine per ingrandire), che ricorda un libro di Vladimir Sorokin: che si intitola La coda anche lui.

Festeggiare Dostoevskij

Il primo sabato di luglio, a Pietroburgo, è il giorno Dostoevskij, che, a giudicare dalle foto che ci sono in rete, fa un po’ paura, come festività (cliccare sulle immagini per ingrandire).