Come alle anatre
Mi piacciono la pioggia e il fango, come alle anatre.
[Montaigne, Saggi **, a cura di Fausta Garavini, Milano, Adelphi 2005 (5), p. 1171]
Mi piacciono la pioggia e il fango, come alle anatre.
[Montaigne, Saggi **, a cura di Fausta Garavini, Milano, Adelphi 2005 (5), p. 1171]
Chi non ha godimento se non nel godimento, chi non vince che col massimo dei punti, chi non ama la caccia che nella presa, non gli si addice la nostra scuola. Più passi e gradini vi sono, più altezza e onore si trova nell’ultimo seggio. Dovremmo compiacerci di esservi condotti, come si fa nei palazzi magnifici, per diversi portici e corridoi, per lunghe ed eleganti gallerie, e dopo parecchi giri.
[Montaigne, Saggi **, a cura di Fausta Garavini, Milano, Adelphi 2005 (5), p. 1171]
Ci sono pochi uomini che oserebbero palesare le segrete richieste che fanno a Dio. Ecco perché i pitagorici volevano che tali richieste fossero pubbliche e che tutti le udissero, affinché non si richiedessero a Dio cose indecenti e ingiuste.
[Montaigne, Saggi *, a cura di Fausta Garavini, Milano, Adelphi 2005 (5), p. 419]
Nesssuno è esente dal dire sciocchezze. Il male è dirle con pretensione.
[Montaigne, Saggi, cit., vol II, pag. 1047]