Chissà perché succedono certe cose
[Questa cosa sarebbe dovuta uscire venerdì prossimo su Gli altri e invece non ci esce (non scrivo più su Gli altri, trallallà, trallallà)]
L’altro giorno, stavo facendo un seminario, in una libreria di Bologna, eravamo in venti, venti persone tra i venti e i quarant’anni, e a un certo punto qualcuno ha parlato dei quotidiani, e ci siamo chiesti se qualcuno di noi leggesse i quotidiani, e è saltato fuori che nessuno di noi li leggeva.
Allora qualcuno ha detto che se vent’anni prima venti persone interessate alla letteratura si fossero trovate una sera in una libreria di Bologna e si fossero chieste se leggevano i quotidiani, quasi sicuramente la risposta sarebbe stata diversa da quella che avevamo dato noi: io, per esempio, vent’anni prima, ne leggevo tre, di quotidiani, tutti i giorni, dopo poi ho smesso, e perché ho smesso?, mi son domandato, e mi sono risposto con un ragionamento non brevissimo ma neanche lunghissimo (che forse qualcuno l’ha già letto perché è finito in un libro) che è questo qua. Continua a leggere »