mercoledì 10 Novembre 2010
Quando ti compri un chilo di piccole mele annurche con gli ultimi soldi in tasca che ti son rimasti, per quel mese, anche se manca ancora una settimana.
Quando ti cuci il pollice del tuo guanto di lana nero, sul davanzale, mentre fuori sta nevicando.
Quando, tornando a casa, ti viene incontro giubilante il tuo
figlioletto che ha, solo da qualche giorno, cominciato a camminare.
[Giancarlo Tramutoli]
martedì 9 Novembre 2010
[La galleria di arte moderna di Modena mi ha chiesto un testo sul sacro per una loro pubblicazione che esce tra un mese, se non ricordo male. Ho cominciato a metterlo insieme oggi, e ho scritto, sul taccuino, la cosa che ricopio qui. Alcune sono esperienze proprio personali, altre sono, forse, condivise, chiederei a chi vuole di segnalarmi le sue. Grazie]
Quando stendi il bucato, e poi esci e torni a casa e senti odore di sapone di Marsiglia.
Quando hai un computer nuovo e stai caricando il programma di scrittura.
Tutte le volte che qualcuno sta attento a quello che dice.
Quando sei in giro, in centro, con tua figlia, e ti volti a vedere se è dietro di te e la vedi e ti vien da pensare “Ma com’è bella”.
Quando firmi un contratto di allacciamento del gas.
Quando vedi che gli alberi sono diversi e pensi “L’autunno ha cambiato il giardino”.
Tutte le volte che ti svegli che hai fame.
Quando ti rammendi le tasche della giacca.
Quando si beve il primo vino dell’anno, che sembra un succo di frutta, si e no cinque gradi.
Quando vedi un uomo assorto nei suoi pensieri.
Quando stai per lasciare l’appartamento nel quale hai abitato tre anni, fai l’ultimo giro e trovi il mozzicone di candela che avevi usato il primo giorno che c’eri entrato, che non ti avevano ancora attaccato la corrente.
Quando stai stendendo i panni e ti sorprendi a cantare.