lunedì 29 Agosto 2016
Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe tra i piedi del pubblico.
Scrivere un aforisma, per chi lo sa fare, è spesso difficile. Ben più facile è scrivere un aforisma per chi non lo sa fare.
[Karl Kraus, Detti e contraddetti, a cura di Roberto Calasso, Milano, Adelphi 1993, pp. 142, 148]
domenica 18 Maggio 2014
Dicembre 1910, periodo di aridità e di cupezza. Ora il diario serve a Kafka soprattutto per registrare osservazioni sulla propria incapacità di scrivere. «Con cosa giustifico il fatto che oggi non ho ancora scritto nulla? Con nulla» si legge in un frammento. E subito dopo: «Ho continuamente nell’orecchio una invocazione “O tu venissi, tribunale invisibile».
[Roberto Calasso, K, Milano, Adelphi 2005, p. 23]