Bolaño
Eppure entreremo nel terzo millennio con i politici di sinistra che chiedono perdono, cosa che non è neppure un male e, a pensarci bene, può essere perfino raccomandabile, a condizione che tutti i politici chiedano perdono, quelli di sinistra e quelli di destra e quelli di centro, per tutti i crimini reali che hanno commesso i loro padri e i loro nonni, qui e in altri paesi, soprattutto in altri paesi (ci mancherebbe!), e chiedano perdono anche per la sfilza di bugie che i loro padri e i loro nonni hanno raccontato e che loro stessi son pronti a continuare a raccontare, e per le cose che hanno tenuto nascoste e per le pugnalate a tradimento, vale a dire alla schiena, e allora sì che avremmo un bel panorama, come diceva Hart Crane, tutti i politici di un paese che chiedono perdono, e fanno a gara a chi lo chiede nel modo più convincente e roboante.
Certo, io preferirei che entrassimo nel XXI secolo (che d’altra parte non significa niente) in modo più civile, magari discutendo, ossia ascoltando e riflettendo, ma se ciò non fosse possibile, come tutto sembra indicare, non sarebbe un male, o se non altro sarebbe un male minore, entrare nel terzo millennio chiedendo perdono a destra e a sinistra, e già che ci siamo, erigendo una statua a Nicanor Parra in Plaza Italia, una a Nicanor e un’altra a Neruda, ma di spalle.
[Roberto Bolaño, Una modesta proposta, in Tèchne, 20, pp. 94-95]