Come le piante
domenica 9 Ottobre 2016
Perché i matti sono come le piante, li prendi, li sposti e li lavi, li vesti, gli dai da mangiare e loro stanno lì, con la faccia verdina, indifferenti. Non sono pericolosi, chi lavora dentro lo sa, ma fa comodo passare sotto silenzio questo particolare. Tu pensi che dentro ci stiano solo più i pazzi scatenati, quelli pericolosi, senza parenti; pensi male, perché ce n’è di tutti i tipi e quelli pericolosi sono ormai vecchi e completamente ottenebrati dagli psicofarmaci.
Io sono stato dentro una anno, come operatore.
[Diego Finelli, Perché i matti, Rivoli, Neos 2016, p. 5]