Più forte del Politburo

sabato 26 Marzo 2022

In questo periodo terribile, in cui in occidente qualche burocrate (lo dico senza connotazioni negative) si è convinto dell’”inopportunità” della letteratura russa e dell’arte russa in generale, e si è spinto a vietare conferenze, mostre, proiezioni, concerti, a me viene in mente quella pagina di Guerra e Pace, di Tolstoj, dove Pierre Bezuchov, il protagonista, un russo che è stato catturato dai francesi nel corso della campagna napoleonica, è lì, di notte, nel recinto dei prigionieri, guarda il cielo stellato e, tutto d’un tratto, scoppia a ridere. E ride forte, e a lungo. E ride per un pensiero che gli è venuto: «Ma la mia anima immortale, come fanno a tenerla prigioniera?» Con la letteratura russa, è uguale. Come fanno a tenerla prigioniera? Clic

[Esce domani su Review, rivista allegata al Foglio e diretta da Annalena Benini. Nella foto: la casa sul lungofiume]

Per forza

venerdì 25 Marzo 2022

La mia insegnante di russo mi ha detto che su quella casa era stato scritto un romanzo, la Casa sul lungofiume, di Jurij Trifonov, e mi ha chiesto se l’avevo letto. «No, le avevo risposto, e tu l’hai letto?». «Per forza, l’ho letto, mi ha detto lei, era proibito».

[Sabato 26 marzo, sull’ultima pagina di Rewiev, magazine del Foglio diretto da Annalena Benini, esce un pezzo in cui racconto perché, in questo periodo terribile, leggo Anna Achmatova. Lo leggo in diretta sul mio canale Instagram venerdì 25 alle 22 e 30 (NON 21 E 30 COME AVEVO DETTO QUALCHE GIORNO FA)]

I libri proibiti

mercoledì 23 Marzo 2022

I libri proibiti, nella Russia sovietica, circolavano più e meglio di quelli non proibiti, la gente li batteva a macchina e se li passava e libri memorabili come Il Maestro e Margherita, di Bulgakov, Requiem, di Anna Achmatova, o Mosca – Petushki, di Venedikt Erofeev, li avevano letti tutti prima ancora che fossero stampati. Requiem, di Anna Achmatova, ha una storia singolarissima.

[Sabato 26 marzo, sull’ultima pagina di Rewiev, magazine del Foglio diretto da Annalena Benini, esce un pezzo in cui racconto perché, in questo periodo terribile, leggo Anna Achmatova. Lo leggo in diretta sul mio canale Instagram venerdì 25 alle 21 e 30]