Il rimedio
Vivere è una malattia dalla quale il sonno ci dà sollievo ogni sedici ore. È un palliativo; il rimedio è la morte.
[Samuel Beckett, Pseudo-Chamfort, in Le poesie, Torino, Einaudi 1999, p. 134]
Vivere è una malattia dalla quale il sonno ci dà sollievo ogni sedici ore. È un palliativo; il rimedio è la morte.
[Samuel Beckett, Pseudo-Chamfort, in Le poesie, Torino, Einaudi 1999, p. 134]
Il teatro tragico ha il grande inconveniente morale di dare troppa importanza alla vita e alla morte.
[Samuel Beckett, Pseudo-Chamfort, in Le poesie, Torino, Einaudi 1999, p. 134]
La speranza non è che un ciarlatano che non smette di imbrogliarci; e, per me, io ho cominciato a star bene solo quando l’ho persa. Metterei volentieri sulla porta del paradiso il verso che Dante ha messo su quella dell’inferno: Lasciate ogni speranza ecc.
[Samuel Beckett, Pseudo-Chamfort, in Le poesie, Torino, Einaudi 1999, p. 135]
Quando si sostiene che i meno sensibili sono, dopotutto, i più contenti, a me viene in mente il proverbio indiano: «Meglio essere seduti che in piedi, coricati che seduti, morti che tutto il resto».
[Samuel Beckett, Pseudo-Chamfort, in Le poesie, Torino, Einaudi 1999, p. 135]