martedì 27 Maggio 2014
Io ho ricevuto più carezze da sconosciuti in metrò nell’ora di punta in due mesi del 1935 che qui negli ultimi vent’anni.
[Philip Roth, Lo scrittore fantasma, traduzione di Vincenzo Mantovani, Torino, Einaudi 2002, p. 141]
lunedì 22 Luglio 2013
Ieri mattina ero a Cagliari, in aeroporto, avevo finito i libri, c’era una libreria Mondadori, sono entrato e ho comprato Nemesi, di Philip Roth, e ho cominciato a leggerlo, e quasi subito mi è venuta in mente quella frase di Kurt Vonnegut, da Un uomo senza patria, quella frase che dice: «C’è un tragico difetto nella nostra preziosa Costituzione, e non so come vi si possa rimediare. È questo: solo gli scoppiati vogliono candidarsi alla presidenza. Ed era così già alle superiori. Solo gli alunni più palesemente disturbati si proponevano per fare i rappresentanti di classe».
Ecco , secondo me, metà di quegli alunni lì, dopo, da grandi, hanno fatto i politici, l’altra metà hanno fatto i protagonisti dei libri di Philip Roth.