La propria storia

sabato 13 Agosto 2016

Luigi Ghirri, Pensare per immagini, Milano, Mondadori Electa

La mia storia personale è un po’ confusa, si tesse fra il castello e il caffè davanti alla fabbrica. Tuttavia non intendevo trasformare le provincie nel simbolo dell’universo, ma le ritenevo un adeguato punto di partenza poiché il vero simbolo della provincia è essere incapace di narrare la propria storia.

[Luigi Ghirri, Pensare per immagini, Milano, Mondadori Electa 2013, p. 244]

Paradossalmente

martedì 3 Marzo 2015

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Paradossalmente proprio gli angoli più consueti, quelli canonici, quelli che abbiamo sempre sotto gli occhi e che abbiamo sempre visto, sembrano diventare misteriosamente pieni di novità e aspetti imprevisti. Affidandoci ad alcuni stereotipi consolidati abbiamo dimenticato l’enorme potere di rivelazione che ogni nostro sguardo può
contenere.

[Luigi Ghirri, Pensare per immagini, Milano, Mondadori Electa 2013, p. 200]

Questo carico

venerdì 4 Ottobre 2013

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In fondo in ogni visitazione dei luoghi portiamo con noi questo carico di già vissuto e già visto, ma lo sforzo che quotidianamente siamo portati a compiere, è quello di ritrovare uno sguardo che cancella e dimentica l’abitudine: non tanto per rivedere con occhi diversi, quanto per la necessità di orientarsi di nuovo nello spazio e nel tempo.

[Luigi Ghirri, Paesaggio italiano, 1989, ora in Luigi Ghirri, Pensare per immagini, Milano, Electa 2013, p. 224]

Ghirri

lunedì 16 Settembre 2013

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Molti hanno visto o scambiato queste fotografie per fotomontaggi; questi che io invece chiamerei fotosmontaggi.

La realtà in larga misura si va trasformando sempre più in una colossale fotografia e il fotomontaggio è già avvenuto: è nel mondo reale.

[Luigi Ghirri, Pensare per immagini, Milano, Electa 2013, pp. 108, 288]

Ghirri

lunedì 16 Settembre 2013

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La cancellazione dello spazio che circonda la parte inquadrata è per me importante quanto il rappresentato ed è grazie a questa cancellazione che l’immagine assume senso diventando misurabile.

Il mio ruolo di fotografo non vuole essere né quello dell’autore, del cronista, dello spettatore, o del suggeritore, ma è anche, il mio, un ruolo identico a quello dei fotografati.

[Luigi Ghirri, Pensare per immagini, Milano, Electa 2013, pp. 132, 152]