Le uniche giuste
Il consigliere di corte Sabbaüs Kreitmeyr era direttore del II Ginnasio statale imperial-regio, un filologo di chiara fama, con molti cosiddetti ‘agganci’, amato dagli allievi, ben visto dai superiori e frequentatore della buona società. Sua moglie mandava avanti una ‘grande casa’ e organizzava serate e balli che avevano lo scopo di maritare l’unica figlioletta del direttore, Lavinia, come questi l’aveva un po’ impropriamente chiamata.
Il consigliere di corte Sabbaüs Kreitmeyr era, come la maggior parte degli studiosi di vecchio stampo, un marito sottomesso, riteneva giusto tutto ciò che la sua rispettabile consorte ordinava e credeva in lei come nelle regole della grammatica latina, le uniche giuste. La sua Lavinia era una ragazzina molto ubbidiente, non leggeva romanzi, occupava il suo tempo unicamente con la mitologia antica e ciò nonostante era innamorata del suo giovane maestro di piano, il virtuoso Hans Pauli.
[Joseph Roth, Il busto dell’imperatore, traduzione di Vittoria Schweizer, Firenze, Passigli 2011, p. 116]