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mercoledì 23 Marzo 2011

Mi hanno telefonato stamattina dalla libreria Coop Ambasciatori per dirmi che Paola Mastrocola non può essere a Bologna il 31 marzo per presentare, come previsto, il suo Togliamo il disturbo. La presentazione è rinviata sine die, come si dice.

Ciao

venerdì 11 Marzo 2011

Nel libro Togliamo il disturbo, recentemente pubblicato da Guanda, Paola Mastrocola, che insegna lettere in un liceo scientifico di Torino, descrive gli studenti del suo liceo, e tutti gli studenti «di tutte le scuole di Torino, d’Italia, d’Europa». «Sono così: – scrive la Mastrocola – ammassati fuori a parlare, parlottare, stazionare, sfumacchiare. Ombre, lemuri. Spettrali». «Hanno ciuffi scomposti e occhi addormentati. Giubbotti striminziti e jeans abbassati e lunghissimi, con la stoffa che si accascia esorbitante sul collo delle scarpe. Le mani in tasca, lo zaino in spalla, i cinturoni bassi, le scarpe da ginnastica grosse, gonfie, colorate. A volte dorate». «Hanno zaini obesi, spropositati, appesi a una spalla, sbattuti a terra, carichi di scritte, adesivi, mostri, piccoli peluche, “peluscini”. «Hanno gli occhi cerchiati, tristi, il naso pieno di sonno, le spalle curve, la braccia penzole, inerti. Lo sguardo perduto nel nulla, la bocca semiaperta, i capelli stanchi, le orecchie assenti. Anche i brufoli, chi li ha, sono scoraggiati, pallidi brufoli, muti, apatici». «Forse una stanchezza cosmica impedisce loro la posizione eretta». Sono ragazzi che stanno «perdendo il dono della parola». Sono ragazzi «pressoché muti», che «parlano anche se non hanno niente da dire». Continua a leggere »