L’accalappiacani forse cambia nome
L’altro giorno son stato a Carpi, e, adesso, non c’entra niente, ma andare a Carpi, son stato a Carpi, c’eran dei campi, tra Modena e Carpi, sulla destra del treno, dove si vede avevan piantato delle piante e per farle venir su dritte gli avevan messo dei supporti di cemento armato, alti tipo trenta centimetri, e le piantine erano alte anche loro trenta centimetri, e quasi non si vedevano, si vedevano questi campi, verdi, e il bianco del cemento armato, e c’era il sole, erano le due e mezza del pomeriggio, sembravan dei cimiteri.
Dopo c’è stata la riunione di quelli che facevano l’accalappiacani, allo spazio Meme, che ho imparato anche cosa è un meme (me l’ha detto Enrico) e abbiamo deciso, forse, che ci chiamiamo gli Orletti. E poi abbiamo letto i 28 febbraio e le recensioni e i riassunti e ce n’erano di molto belli e abbiamo deciso che si continuano a mandare dei riassunti e delle recensioni e delle descrizioni della giornata del 28 marzo alla mail redazione@laccalappiacani.it. Chi vuole.
Poi, quando ci troveremo la prossima volta (forse il 16 aprile ma è da confermare) alla fine della riunione faremo un’ora di poesia improvvisata, che è una cosa che, a chi non c’era ieri, la spieghiamo quando viene che è semplicissima.