Piedi in marcia
giovedì 26 Aprile 2018
Di notte, quando finalmente si stava tranquilli, per una mezz’ora, si udivano sempre piedi in marcia: prigionieri di guerra italiani (a scuola ci era stato spiegato perché adesso gli italiani non erano più alleati e lavoravano invece da noi come prigionieri di guerra, ma fino ad oggi non sono riuscito a capire come mai), prigionieri russi,donne prigioniere, soldati tedeschi. Piedi in marcia, tutta la notte. Nessuno sapeva esattamente cosa succedesse.
[Heinrich Böll, Opinioni di un clown, traduzione di Amina Pandollfi, Milano, Mondadori 1983, p. 26]