La mano
Alzi la mano chi non si gratta mai i coglioni.
Alzi la mano chi non si gratta mai i coglioni.
Avevo vinto a gilé. Fuori dal caffè sulla mia testa c’era una luna leggera che pareva andasse. Con delle risatine corte da ragazzo guardavo allungarsi tra i sassi la mia pisciata venuta su dal cuore.
[Cesare Zavattini, Opere 1931.1986, cit., p. 924]
EVASIONI CELEBRI
Toth, lo sventratore di donne, racconta ai nipotini nelle sere d’inverno, vicino al grande camino, le sue meravigliose gesta: “Nella Guiana eravamo sorvegliati da cento secondini. Come fuggire? Mi venne un lampo di genio: un pomeriggio che tutti eravamo nell’immenso cortile centrale mi misi a camminare all’indietro verso il cancello. Le guardie credettero così che io stessi entrando. Invece uscivo.”
[Cesare Zavattini, Opere, cit., p. 1093]