Oppure
Il numero cinque dell’accalappiacani non uscirà in luglio ma ai primi di settembre; per l’occasione, sulla copertina comparirà il sottotitolo “novemestrale di letteratura comparata al nulla”. Bisogna consegnare le bozze definitive entro i primi di luglio. Mancano ancora le undici lettere finte che avevamo deciso di inserire tra quelle vere; per la precisione, ce ne sono un paio, ma sono un po’ lunghe. Bisognerebbe scrivere le altre lettere finte – anche cose brevi – entro il 15 giugno (sempre riferendosi a fatti del 2009). Il lettore che indovinerà tutte le undici lettere finte riceverà in premio la collezione quasi completa dell’Accalappiacani, oppure la possibilità di passare una giornata con la redazione. /…/
Poi dice che qui a Lido Adriano ha incontrato un farmacista che aveva un accento di Fidenza, invece gli ha detto che è di Milano, ma che altri l’hanno preso per un fidentino. Si potrebbe verificare se c’è una legge che vale per tutto. Cioè: se uno di Milano dopo degli anni che vive a Lido Adriano parla come uno di Fidenza, come chi parla uno di Napoli dopo degli anni che vive a Colle Val d’Elsa? Per Ugo Cornia questo è un bel programma di ricerca: porre il caso concreto, spiegare la legge generale e chiedere contributi ai lettori o ai frequentatori del sito dell’Accalappiacani.
[dal verbale dell’Accalappiacani, per intero si vede qui]