Di cosa ridete?

sabato 7 Giugno 2025

Nel 1836 debutta, al Teatro Aleksandrinskij di Pietroburgo, la pièce di Nikolaj Gogol’ Il revisore, che, secondo Vladimir Nabokov, «era il più grande dramma mai scritto in russo (e da allora rimasto ineguagliato)».
Lo zar Nicola, presente alla prima, sembra abbia commentato «L’autore ne ha avuto per tutti e soprattutto per me».
La Russia che esce dalla pièce di Gogol’ è un posto corrotto, arretrato, infantile, ridicolo e comico, a guardarlo da fuori. C’è una scena, poco prima della fine, in cui il Podestà, dopo una risata del pubblico e un momento di silenzio si rivolge al pubblico e dice «Di cosa ridete? Di voi stessi, ridete».
E questo libretto prende il titolo dall’epigrafe del Revisore, che è un proverbio russo: «Non è colpa dello specchio, se le facce sono storte».

[In settembre, per Utet, esce un libro che si intitola Non è colpa dello specchio, se le facce sono storte, lo sto rivedendo negli alberghi e sui treni]

Tutto

sabato 31 Maggio 2025

Io, se voglio capire, capisco tutto. Io non ho una testa, ho una casa di tolleranza.

Venedikt Erofeev

[Epigrafe del prossimo libro, consegnato stasera, esce in settembre, si intitola Non è colpa dello specchio, se le facce sono storte]

Non è colpa dello specchio

venerdì 16 Febbraio 2024

Non è colpa dello specchio, signori, se le vostre facce sono storte.

Nikolaj Gogol’

Su yotube un documentario da Pietroburgo clic

Lo specchio

domenica 28 Gennaio 2024

Non è colpa dello specchio, signori, se le vostre facce sono storte.

Nikolaj Gogol’

Epigrafe del prossimo libro che pubblico, che si chiama Una notte al museo russo e esce all’inizio di marzo (Laterza)

4 settembre – Instagram

martedì 5 Settembre 2023

Lunedì 4 settembre,
alle 9,
sul mio profilo Instagram,
diretta sul
viaggio in
Russia.

Italiani

venerdì 1 Settembre 2023

L’ultimo giorno che eravamo in Russia siamo andati al Museo Brodskij, una ragazza ci ha chiesto in russo se avevamo prenotato, le ho detto in russo che non potevamo, «Non ci funzionano le carte di credito», le ho detto, »siamo italiani», «Lo so», mi ha detto lei. “Ecco”, ho pensato, “quando parlo in russo si sente il mio accento italiano”. «Ja vas čitaju», mi ha detto poi lei, che significa «Io la leggo». Si chiama Viktorija, studia italiano e legge i miei libri. Ero così contento che ho lasciato lì il mio telefono.

[Lunedì 4 settembre, alle 19, diretta instagram sul viaggio in Russia, foto di Alessandro Freno]

Non è colpa dello specchio

domenica 27 Agosto 2023

Nella metropolitana di Mosca, tanti anni fa, quando ho finito di leggere il primo libro che leggevo per intero in russo, Romanzo teatrale, di Bulgakov, e ero contento perché avevo voglia di sapere come andava a finire, non era un’esercizio, era una lettura vera, come in italiano, e mi sono accorto che era incompiuto, mi sono guardato nel riflesso ho pensato “Ma che coglione”.

[Fotografia di Alessandro Freno]

Oscenità

sabato 26 Agosto 2023

Sulla copertina del romanzo di Vladimir Sorokin Tellurija (edizione 2022) c’è scritto «18+», e sulla quarta di copertina c’è scritto: «Contiene oscenità». Non ricordo di aver mai comprato un libro con una scritta del genere.

Italiani

sabato 26 Agosto 2023

E il Baffonero aveva detto:
– Be’, lei ha visto molto, ha viaggiato molto, mi dica: dove stimano di più l’uomo russo, al di qua o al di là dei Pirenei?
– Non so come sia al di là. Ma al di qua non lo stimano affatto. Io per esempio son stato in Italia: là all’uomo russo non ci pensano minimamente. Là cantano e dipingono, e basta. Uno, per dire, sta in piedi e canta. E un altro, lì vicino, sta seduto e fa il ritratto a quello che canta. E un terzo, a una certa distanza, canta di quello che fa il ritratto. Ti vien su una tristezza. E loro la nostra tristezza non la capiscono…
– Son poi italiani. Capiscono forse qualcosa, gli italiani? – gli aveva dato ragione il Baffonero.

Venedikt Erofeev, Mosca – Petuški.

[Fotografia di Alessandro Freno]

Una voce

giovedì 24 Agosto 2023

La voce di Brodskij non era una voce, era un’orchestra di respiri.

Nadja Mandel’štam

[siamo sulla strada di casa; nella foto, di @claudiosforza_photography, la@libreria sotto il museo di Brodskij]