Era completamente sbagliato
Noi eravamo una famiglia a prescindere dagli ammonimenti. Tutti i compagni stavano diligentemente seduti dietro al bancone del calzolaio o servivano nei caffè, solo noi ci aggiravamo continuamente nel nostro cucinotto, anche senza una ragione precisa. Tutti gli altri costruivano pompe per biciclette, timbri e spazzolini per le scarpe, solo noi non producevamo nulla, il che si notava. Parlavano ininterrottamente di qualcosa, insomma, facevamo discorsi, invece di stare zitti ad ascoltare gli altri, magari anche più stupidi di noi. Il nonno diceva molte cose in faccia a tutti, il che era completamente sbagliato. La mamma snocciolava frequentemente terribili episodi storici, anche se realmente accaduti, invece di dimenticarli e di sostituirli con altri, più belli, che non si sono mai verificati. I nostri sguardi sul futuro erano spesso molto più confusi, a causa dei libri che avevamo letto in un’epoca precedente, e questa era la nostra unica, assolutamente incorreggibile, colpa. Ci avevano insegnato per benino che la cosa migliore per l’organismo umano era stare in piedi sul tram, mangiare senza sale e dormire sul duro, ma noi non ci credevamo, anche se era necessario. Continuavamo a leggere i grandi romanzi, nella maggior parte dei casi senza figure, invece di portarli in un ricovero per bambini ciechi che non possono venire rovinati dalle letture. Ci avvisavano di non utilizzare delle stupide cose dei vecchi tempi come l’ombrello, il dentifricio e simili, ma noi ci impuntavamo, anche se non avevamo nessuno giustificazione. Ci pregarono di origliare i discorsi dei nemici fra i vicini, ma noi ci rifiutammo a causa di una stupidità congenita, permettendo così che l’attività nemica continuasse senza limiti.
[Bora Ćosić, Il ruolo della mia famiglia nella rivoluzione mondiale, traduzione di Nicole Janigro, Roma, e/o 1996, p. 82]