Nervosi
Ieri m’è venuto il nervoso perché uno m’ha scritto Ti daranno cento euro in contanti.
Ieri m’è venuto il nervoso perché uno m’ha scritto Ti daranno cento euro in contanti.
Ero a Seneghe, dovevo cominciare un seminario, con i ragazzi del paese, una scuola elementare di scrittura emiliana all’estero per minorenni, avevo appuntamento davanti alla biblioteca alle 9 e mezza con l’organizzatore, Luigi Zoccheddu, alle 9 e 50 non era ancora arrivato, e la biblioteca era chiusa, e mi montava un bel nervoso e, a un certo punto, avevo visto arrivare una macchina guidata da un ragazzo giovane, con la barba, poteva essere lui, e avevo sentito, dentro di me, una specie di dispiacere, che se arrivava, se fosse stato lui, mi sarebbe calato il nervoso che mi faceva stare così bene. Non era lui.
Ho trovato un posto, a Bologna, che vende dei quadernetti, formato passaporto, trentadue pagine bianche, che costano un euro stan dappertutto oggi ne ho cominciato uno che ci voglio scrivere la storia dei miei nervosi, segnarmi tutte le volte che mi viene il nervoso, e il perché e il percome, che poi a andarlo rileggere chissà, l’effetto che fa, l’ho cominciato oggi.