Čechov e le lingue

mercoledì 25 Luglio 2018

Čechov, ci han detto al museo di Čechov a Mosca, diceva di conoscere tutte le lingue del mondo tranne le lingue straniere.

Un posto

mercoledì 25 Luglio 2018

Dopo siamo stati alla biblioteca Lenin di Mosca, la seconda biblioteca al mondo per numero di volumi, che è il posto dove io ho fatto la tesi e, non che sia importante, ma questo, per me, è il posto dove sono diventato grande, se si capisce.

Amaretto di Verona

martedì 24 Luglio 2018

Oggi, ho raccontato questa storia, che viene dalla Grande Russia portatile, che esce a fine agosto: «I russi, in quegli anni, non so come mai, erano convinti che gli italiani pasteggiassero con l’amaretto di Saronno, e se uno voleva fare, dall’Italia, un regalo a un russo che voleva esser sicuro che gli sarebbe piaciuto, se gli portava una bottiglia di Amaretto di Saronno era tranquillo che andava bene.
Quando sono arrivato a Mosca, nell’aprile del 1991, erano gli ultimi mesi della perestrojka, che sarebbe finita nell’agosto di quell’anno con l’arresto di Gorbačëv, e, in giro per la città, si vedevano i primi negozi privati, eran dei chioschi che vendevano un po’ di tutto e, tra le altre cose, c’erano della bottiglie di Amaretto di Milano, di Amaretto di Verona, che in Italia non avevo mai visto e che non avrei mai più rivisto, credo fossero prodotti a Tula, o a Kaluga, da qualche parte nella provincia russa chissà com’eran buoni».
Quando l’ha sentita, la nostra guida, che si chiama Pavel, ci ha detto che lui collaborava con l’imprenditore georgiano che ha organizzato questo traffico di amaretti inesistenti che arrivavano in Russia (da San Marino, sembra).

Odore di pettinatrice

martedì 24 Luglio 2018

Oggi andiamo a vedere una piazza dove, all’inizio del “Maestro e Margherita” di Bulgakov, c’è una signora che ha un chiosco di bevande nel centro di Mosca e apre due succhi di albicocca e intorno si spande odore di pettinatrice, e io, se non avessi letto quel romanzo lì, credo che non avrei mai riconosciuto, nella mia vita, l’odore di pettinatrice, e, quando ci son stato per la prima volta, nel 1991, mi è sembrato di sentire odore di pettinatrice.

Sergej Belov

lunedì 23 Luglio 2018

Oggi siamo stati al cimitero di Vagan’kovo, dove, oltre alle tombe del poeta Sergej Esenin e dell’attore e cantante Vladimir Vysockij c’è quella di Sergej Belov, capitano dell’Unione Sovietica che è stata la prima squadra a battere gli Stati Uniti in una finale olimpica (51 a 50 a Monaco 1972 con canestro all’ultimo centesimo di secondo, mi sembra).

Dostoevskij

lunedì 23 Luglio 2018

C’è una ragazza di Cesena, che abita a Bologna, che quando ha visto una foto di Dostoevskij ha detto che assomiglia a Jovanotti da vecchio.

Il senso

domenica 22 Luglio 2018

E se dovessi dire il senso del viaggio che stiamo facendo, a Mosca e a San Pietroburgo nei posti della letteratura, mi verrebbe forse in mente quella cosa che ha detto Jurij Lotman, che «Se un popolo non ha poeti, è come se gli avessero tagliato la lingua».

Приехали

domenica 22 Luglio 2018

Non per darmi dell’importanza, ma siamo arrivati a Mosca, alla gostinica Pekin. E funziona anche il wi-fi.

La grande Mosca 2018 dal 23 al 29 luglio

mercoledì 31 Gennaio 2018

La grande Mosca a piedi e in metropolitana
viaggio a Mosca
dal 23 al 29 Luglio 2018

Una canzone del cantante bolognese Dino Sarti si intitola Com’è la Russia e comincia così: «Sono stato un po’ dappertutto, a Bazzano, a Seul, a Monghidoro, a Teheran, a Beirut, persino a Rho, ma non ero mai stato in Russia; la cosa più divertente, per uno che va in Russia, – continua Dino Sarti, – è il ritorno dalla Russia, tutti chiedono, vogliono sapere. “Be’, allora, Dino, com’è la Russia?”». A questa domanda, che tutti quelli che son stati in Russia (e anche tutti quelli che ci andranno) si sono sentiti (e si sentiranno) fare, Dino Sarti risponde «La Russia è grande». Che è una cosa vera, e che vale anche per Mosca.
Così, se venite in viaggio con noi, quando vi chiederanno «Be’, allora, com’è Mosca?», se voi risponderete «Mosca è grande», direte una cosa vera: con più di 12 milioni di abitanti, Mosca è, come popolazione, la città più grande d’Europa ed è una città che io, per conto mio, ho trovato stupefacente fin dalla prima volta che ci sono stato, nell’aprile del 1991, e fin dal primo momento che ero lì, all’aeroporto Šermet’evo II, quando ho alzato gli occhi, mi è sembrato evidente, a guardare il cielo, che eravamo in un paese grande, e mi sono tornati in mente i versi di Velimir Chlebnikov che dicono: «Poco, mi serve. Una crosta di pane, un ditale di latte, e questo cielo, e queste nuvole».

Questo viaggio a Mosca, che va dal 23 luglio, lunedì, al ventinove luglio, domenica, noi gireremo questa metropoli a piedi e in metropolitana, che, io non ho visto tante metropolitane, quella di Londra, di Parigi, di San Pietroburgo, di Amsterdam e di Lisbona, oltre a quelle italiane, ma quella di Mosca, non c’è paragone. Continua a leggere »