Tedeschi

domenica 21 Ottobre 2012

Quando nella letteratura russa dell’ottocento c’era qualche personaggio che si vestiva alla tedesca, io le prime volte che lo leggevo pensavo “Come si vestivano, i tedeschi?”, che io sapevo che i tedeschi facevan le macchine, la birra, i telefilm, i filosofi, tedeschi, però la moda, tedesca, oltre che la cucina, non so, io, per dire, i ristoranti, ho mangiato in ristoranti greci, cinesi, giapponesi, tailandesi, brasiliani, russi, polacchi, francesi, armeni, georgiani, jugoslavi, quando c’era ancora la Jugoslavia, uzbechi, perfino, un ristorante tedesco non solo non ci ho mai mangiato, non l’ho neanche mai visto, in Italia, e neanche in Russia, e lo stesso vale per la moda, cioè io ho un’idea di come si vestono in Francia, in Italia, in Inghilterra, la bombetta e l’ombrello, conosco anche una stilista, inglese, di nome, la figlia di quello lì che suonava, ho visto delle sfilate, ma così, sui giornali, anche stilisti americani, degli Stati Uniti d’America, so come si vestivano nel blocco sovietico, la celebre moda sovietica, che resta, forse, la mia preferita, ma la moda tedesca, devo dire, sono molto ignorante, in materia, non ho avuto notizie, della moda tedesca, allora leggere, nei romanzi russi dell’ottocento, dei vestiti alla tedesca mi ha sempre lasciato un po’ interdetto fino a quando non ho cominciato a studiare russo, ho studiato russo, e ho scoperto che tedesco, in russo, si dice némec, che deriva da nemòj, che significa muto, che tedesco, mi han detto quando facevo l’università, i russi chiamavan tedeschi, cioè muti, tutti quelli che non parlavano russo, cioè tutti gli stranieri, e in particolare gli occidentali, e quindi némec, tedesco, significa tedesco, però significa anche straniero, occidentale, perché i tedeschi, mi han detto, se non ricordo male, erano i primi stranieri, occidentali che hanno avuto a che fare coi russi, allora nei libri russi, c’è scritto di qualcuno vestito alla tedesca, si intende vestito all’occidentale, se non sbaglio

[dal discorso sulla moda nella letteratura russa dell’ottocento]