sabato 25 Ottobre 2014
La signora Carmela La Pietra, ultranovantenne, è un esemplare classico di ministerialesimo attivo e gode appunto di una salute che, tenuto conto dell’età, può ben dirsi di ferro. Essa così si esprime:
Alla Sua Signoria lo Ministero, Roma. Voglio essere compatita per questa inutile letterina ma è lo piacere di farlo sapere allo Signor Ministero che proprio ieri nello paese ci è stato uno onorevole comunista che dicevano che si chiamava onorevole Festa che mio figlio mi disse che restò con gli orecchi tesi quando questo onorevole cominciò a dire che è inutile chiamarlo amato governo democratico che anzi sono trecentosette serpi che affamano lo popolo ed e più si è scagliato contro lo nostro bravo paesano Cappella Giuseppe Avvocato Cerimoniere di certe cose che non so che mio figlio non volle più continuare ed solo mio figlio mi ha detto che questo onorevole queste parole le ha dette appostamente. Basta che ora voglio fare sapere allo Signor Ministero una cosa che passò ieri alla gioia di mio figlio verso il mezzogiorno questi paesani comunisti a questo onorevole lo portarono per farci vedere una strada un poco sconcia dello paese e perciò questo onorevole era scortato da altri comunisti per come è detto e mentre che passava in quella via mio figlio per combinazione si trovava in quella via in una casa con pulite e modeste donne e signorine ed loro mentre passavano allora quelli di dietro hanno rivolto delle parole di offesa in quella casa che dissero così In questa casa ci stanno delle puttane democratiche ma per come è detto che per combinazione si ci trovava mio figlio che ha risposto subito Le vere disoneste sono le vostre mogli e le vostre sorelle che vogliono lo comunismo per avere lo libero amore.
[Augusto Frassineti, Misteri dei ministeri, Modena, Guanda 1952, pp. 57-58]
mercoledì 16 Aprile 2014
Gli alti funzionari appartengono quasi tutti alla famiglia dei ministeriali attivi. Ciò non toglie tuttavia che in loro la ministerialità possa atteggiarsi in modi negativi od elegiaci, o comunque di pathos, per la parte di subordinazione che in essi permane.
Il direttore generale Argomento Pedrella, ad esempio, perito, come tutti sanno, in un incidente d’ascensore, fu senza dubbio uno dei ministeriali attivi più qualificati della penultima generazione.
Si veda, per singolare contrasto, la lettera al Ministro, che qui riproduco. Essa fu estratta dalla fodera della giacca del direttore Pedrella alquanto consunta e ingiallita. Segno che il defunto ve la custodiva da parecchi anni.
Eccellenza, quando la sera penso a tutti i pericoli corsi nella giornata; quando penso alle migliaia di veicoli che mi hanno rasentato senza schiacciarmi; alle decine di migliaia di finestre sotto le quali sono passato senza che nulla mi cadesse sopra la testa; agli uomini – forse un milione – che mi hanno incontrato senza farmi male; quando penso alle infinite traversie alle quali sono scampato; che ho attraversato in guerra mari e continenti, esponendomi a ogni sorta di calamità; quando penso alle meteore, ai terremoti, ai fulmini (ai quali non si riflette mai abbastanza); quando penso che ho parlato con tanta gente e che, dopo aver dormito le infinite notti senza la minima precauzione, mi sono ridestato come nulla fosse; quando la sera penso a tutto questo, Eccellenza, e mi raffiguro Lei che, con sì nobile dedizione, coraggio e lungimiranza, provvede a tutto ciò ed è un po’ come il padre di tutti noi; allora, Eccellenza – ed è questo che dovevo dirLe – mi sembra di essere il più felice degli uomini e mi viene una gran voglia di nascondermi e di luccicare. Il Suo direttore generale
Argomento Pedrella.
[Augusto Frassineti, Misteri dei ministeri, Parma, Guanda 1952, pp. 11-12]