martedì 11 Marzo 2014

Con la società sovietica abbiamo l’esempio di un apparato di Stato che è passato in altre mani e che ha lasciato le gerarchie sociali, la vita della famiglia, la sessualità, il corpo pressappoco com’erano in una società di tipo capitalistico.
[Michel Foucault, Metafisica del potere, citato in Maria Zalambani, Conclusione, in La morte del romanzo. Dall’avanguardia del realismo socialista, Roma, Carocci 2003, p. 140]
sabato 30 Novembre 2013

Dovrei, per questo libro già vecchio, scrivere una nuova prefazione. Confesso di non averne affatto voglia.
[Michel Foucault, Prefazione a Storia della follia nell’età classica, traduzione di Franco Ferrucci, Milano, Bur 2008 (9), p. 7]
lunedì 13 Luglio 2009

Dopo tutto siamo la sola civiltà in cui delle persone specialmente addette sono retribuite per ascoltare ciascuno confidare il proprio sesso: come se la voglia di parlarne e l’interesse che si spera di trarne fossero andati sì largamente al di là delle possibilità dell’ascolto, che alcuni hanno addirittura messo in affitto le loro orecchie.
[Michel Foucault, La volontà di sapere. Storia della sessualità 1, tr. di Pasquale Pasquino e Giovanna Procacci, Milano, Feltrinelli 2009 (14), p. 13]
giovedì 2 Luglio 2009
Stamattina ho sentito dopo tanti anni al telefono l’espressione passadomani, invece di dopodomani. Erano circa le nove del mattino.
Invece l’altroieri (o altro ieri, o ieri l’altro, o ierlaltro, o, meglio, l’altro giorno) un mio amico mi ha scritto su facebook mi ha detto Dov’eri sparito?
Io gli ho risposto che ero sparito soprattutto a Bologna, però anche a Parma e a Reggio Emilia, anche, un po’.
Dopo poi oggi ero lì che leggevo gli scritti letterari di un filosofo francese.
E ci ho trovato una citazione di scrittore irlandese che sembra abbia scritto: «Che importa chi parla, qualcuno ha detto, che importa chi parla». E, poco più avanti, un’affermazione del filosofo francese che è la seguente: «Nella scrittura il pericolo non sta nella manifestazione o nell’esaltazione del gesto di scrivere; non si tratta di incastrare un soggetto in un linguaggio; si tratta dell’apertura di uno spazio in cui il soggetto scrivente non cessi di sparire».
E intanto che scrivevo questa cosa che sto ancora scrivendo ho scoperto di avere un nuovo vicino di casa che studia canto. Secondo me non è tanto bravo.