La verità

giovedì 19 Settembre 2024

«La verità è che, prima di tutto, ti fa male la testa, e ti fa così male che, da vigliacco, pensi alla morte. Non solo non hai le forze necessarie per parlare con me, fai anche fatica a guardarmi in faccia. E adesso, io, senza volerlo, sono il tuo carnefice, cosa che mi amareggia».

[Chissà se riuscirò mai a finire di tradurre Il maestro e Margherita, immagine di Jamie Whyte]

L’acqua

mercoledì 28 Febbraio 2024

Io considero la lotta contro la censura, di ogni natura e qualsiasi potere la sostenga, come un dovere dello scrittore allo stesso titolo degli appelli alla libertà di stampa. Io sono un feroce partigiano di questa libertà e dichiaro che uno scrittore che possa farne a meno somiglia ad un pesce che dichiara pubblicamente di poter fare a meno dell’acqua.

Michail Bulgakov

[Domani, 29 febbraio, alle 9 15, su Radio 24, Uno, nessuno, 100 Milan, parliamo di censura]

Ricominciamo

martedì 5 Dicembre 2023

Io sono parte di quella forza che eternamente vuole il male e eternamente compie il bene.

Goethe. «Faust»

[Aprile dell’anno prossimo, se tutto va bene, consegno la traduzione del Maestro e Margherita (nel cartello c’è scritto Vietato parlare con gli sconosciuti)]

298

venerdì 2 Giugno 2023

Passando in rassegna i miei ritagli di giornali ho constatato di aver ricevuto dalla stampa sovietica, nei dieci anni della mia attività letteraria, 301 recensioni, di cui 3 favorevoli e 298 ostili e ingiuriose.

[Michail Bulgakov, Il mio ritratto letterario. Lettere a Stalin, a cura di Mario Alessandro Curletto, Genova, Melangolo 2019, p. 36]

Indietro

mercoledì 3 Maggio 2023

Un gran numero di persone vengono in questa città i giorni di festa. Tra di loro ci sono maghi, astrologhi, indovini e assassini» aveva cominciato a dire in tono monotono il procuratore «e ci sono anche i bugiardi. Tu, per esempio, sei un bugiardo.

[Ho ricominciato a tradurre Il Maestro e Margherita. Sono così indietro]

Un lupo

domenica 16 Aprile 2023

Nel grande campo della letteratura russa in URSS io ero l’unico lupo. Mi avevano consigliato di tingermi il pelo. Consiglio insensato. Un lupo tinto, un lupo pettinato, non sembra comunque un barboncino. Mi han poi sempre trattato come un lupo.

[Michail Bulgakov, quarta di copertina di Žizn’ gospodina de Mol’era. Teatral’nyj roman, L, Detskaja literatura 1991]

3 favorevoli

lunedì 3 Aprile 2023

Michail Afanas’evič Bulgakov, è uno che, nel 1930, scriverà a Stalin: «Passando in rassegna i miei ritagli di giornale, ho constatato di aver ricevuto dalla stampa sovietica, nei dieci anni della mia attività letteraria, 301 recensioni, di cui 3 favorevoli e 298 ostili e ingiuriose».

[Memorie di un giovane medico, di Michail Bulgakov, è uno dei libri che leggiamo in Un’altra vita 2, un corso della scuola Karenin: clic ci sono ancora due posti]

Non lo dico a nessuno

mercoledì 7 Dicembre 2022

E abbassando la voce già bassa aveva aggiunto: «Vogliate scusare la mia insistenza, ma mi sembra di aver capito che voi, oltretutto, non crediate neanche in Dio.» Li aveva guardati come se fosse spaventato e aveva aggiunto: «Giuro che non lo dico a nessuno».

[Sto traducendo Il Maestro e Margherita, finisco in febbraio, se tutto va bene]

Kiev

mercoledì 20 Aprile 2022

C’era un bellissimo freddo, mi ricordo, sui quindici gradi sotto zero, le stelle… Ah, che stelle ci sono in Ucraina. Adesso sono sette anni circa, che abito a Mosca, ma ho comunque sempre nostalgia della patria. Mi si stringe il cuore, delle volte ho una voglia tormentosa di salire sul treno… e via! Vedere ancora i burroni coperti di neve… Il Dnepr… Al mondo non c’è una città più bella di Kiev”.

[Ristampiamo Memorie di un giovane medico, di Michail Bulgakov]

3 favorevoli

domenica 10 Aprile 2022

Questi racconti, ambientati e maturati nel 1917 (Bulgakov, medico anche lui, ha vissuto delle esperienze simili a quelle raccontate dall’io narrante delle Memorie di un giovane medico), e pubblicati per la prima volta nel 1925 e nel 1926 su due riviste sovietiche, Medicinskij rabotnik (Il medico) e Krasnaja panorama (Panorama rosso, o Panorama bello – in russo rosso vuol dire anche bello), questi racconti, dicevo, a parte l’ultimo, che parla di quel che è successo a Kiev nel 1919, parlano pochissimo di rivoluzione, e se ci si trova una parola che significa anche rivoluzione (povorot, in russo), qui è usata nel senso del procedimento medico che serve per fare uscire un nascituro che è messo male nella pancia della mamma, e credo si traduca “rivolgimento”.
Del resto il protagonista di Cuore di cane (uscito anche lui nel 1925) Filipp Filippovič Preobraženskij, è uno che ha il coraggio di dire, nella Russia degli anni venti: «Ja ne ljublju proletariat» («A me non piace il proletariato») e il suo autore, Michail Afanas’evič Bulgakov, è uno che, nel 1930, scriverà a Stalin: «Passando in rassegna i miei ritagli di giornale, ho constatato di aver ricevuto dalla stampa sovietica, nei dieci anni della mia attività letteraria, 301 recensioni, di cui 3 favorevoli e 298 ostili e ingiuriose».

[Ristampiamo (per la quarta volta) Memorie di un giovane medico, di Michail Bulgakov]